
Ecovillaggio e Cohousing
E’ un luogo composto da singoli nuclei familiari indipendenti e autosufficienti che collaborano strettamente con gli altri.
Un luogo i cui abitanti siano legati da un sentimento di solidarietà e fiducia fra loro e di ospitalità e accoglienza verso gli altri.
Un luogo di persone che diano priorità al vivere insieme rispetto all’egocentrismo individuale e che sappiano ascoltare gli altri, prendere decisioni “partecipate” e “consensuali”, saper convivere nei conflitti, saper conciliare punti di vista differenti senza creare fratture. Un luogo che per la forte solidità delle famiglie, per la coesione e collaborazione fra le famiglie che lo compongono possa dare facilmente ospitalità e accoglienza a persone e bambini svantaggiati e bisognosi di aiuto e del calore familiare.
Un luogo che si riconosca come Comunità che ha come finalità la ricerca di un nuovo modello sociale e un nuovo stile di vita. Una Comunità disposta a mettere costantemente in discussione il proprio stile di vita alla ricerca di un modello più’ sobrio, che combatta l’esclusione sociale e che potenzialmente sia estendibile a tutti gli abitanti della terra. Una Comunità che sia autonoma energeticamente e autosufficiente nel soddisfare i bisogni primari.

Sono Rosanna
Sono Rosanna. Nata a Entracque un paesino di montagna in provincia di Cuneo. A nove anni, per il trasferimento di mio padre, guard…..

Sono Gilberto
Sono Gilberto, sono diplomato come geometra e da qualche anno sono in pensione dopo aver lavorato come responsabile di …

Sono Chiara
Sono Chiara, mi adopero per realizzare insieme ad altre ed altri alcuni aspetti del vivere pacifico e solidale condividendo passioni e speranze …

Sono Daniele
Sono Daniele, nato nel 71 nel mantovano, lavoro nel campo del web marketing e sono appassionato di design ed architettura.

Sono Teresa
Sono Teresa. Nata ad Addis Abeba, Etiopia, sono cresciuta e ho studiato in Asmara, Eritrea nelle scuole italiane fino ai primi anni di università…
Codice Etico
SCOPO
URBETO vuole essere la prima esperienza in Italia e, attraverso ulteriori sviluppi di originali modelli; l’impresa vuole fornire una idea capace di innovare il grande pianeta dell’abitare di aiutare un migliore e forte radicamento territoriale, nel rispetto dell’ambiente .
– Donne e uomini ideatori del progetto, che lavorano nell’impresa, saranno i protagonisti dei risultati con la loro competenza, il loro coinvolgimento, la loro passione, i loro valori ;
– Donne, uomini e bambini che sono gli abitanti ed i fruitori , saranno i migliori pubblicitari dell’idea, certi che il valore morale dell’impresa continui, nel rispetto dei principi di responsabilità sociale;
– Donne , uomini e bambini che abiteranno questo nuovo territorio, dimostreranno che Il territorio di riferimento, godrà di ricchezza economica, sociale e ambientale tale da promuovere per un futuro sostenibile;
– Donne, uomini e bambini saranno gli attori della filiera del valore e partners della crescita.
Alcune linee guida del
pensiero bahá’í
Ogni anima imperfetta è rivolta verso sé stesa e pensa solo al proprio bene; allorché i suoi pensieri si allargano di poco essa incomincia a pensare al benessere e all’agiatezza della sua famiglia; se le sue idee si allargano ulteriormente si preoccupa della felicità dei suoi concittadini e se si allargano ancora pensa la gloria della sua terra e del suo popolo. Ma quando le idee e le opinioni giungono all’apice dell’espansione e pervengono allo stadio della perfezione,si interessa dell’elevazione del genere umano, diverrà amica di tutti gli uomini e mirerà al bene e alla prosperità di tutti i Paesi:questo è un segno di perfezione.
ʻAbdu’l- Bahá
Non possiamo separare il cuore umano dall’ambiente circostante e dire che una volta riformato l’uno o l’altro tutto migliorerà. L’essere mano fa parte del mondo. la sua vita interiore modella l’ambiente e ne è essa stessa profondamente influenzata. L’una agisce sull’altra e ogni durevole trasformazione della vita umana è i risultato di queste vicendevoli reazioni.
Shoghi Effendi
Una piccola comunità, con i suoi membri uniti da credenze condivise, caratterizzata da alti ideali, efficiente nel gestire i propri affari e nel provvedere ai propri bisogni e forse impegnata in diversi progetti umanitari, una comunità cosiffatta, che prospera comodamente distante dalle realtà che le masse dell’umanità devono affrontare, non potrebbe mai sperare di essere un modello per la ristrutturazione di un intera società.
Casa Universale di Giustizia
Saper vivere in comunità.
i punti essenziali sono:
Capacità di ascolto degli altri
Rispettare tutte le persone e le opinioni
Affrontare i conflitti in modo costruttivo
Collaborare con gli altri
Partecipare alla vita comunitaria
Prendersi delle responsabilità
Prendere decisioni "consensuali"
Rispettare ogni forma di vita
Il Progetto
Vogliamo utilizzare i principi di una architettura, una agricoltura, una tecnologia rispettosa dell’uomo e dell’ambiente.
Pensiamo all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, della bioarchitettura, della permacoltura, di una alimentazione biologica.

Recupero architettonico di beni con valenza storico – architettonica ( Residenze Storiche, Borghi Medievali, Monasteri)
Contributo alla lotta alla disoccupazione
Utilizzo di tecnologie “pulite” ed eco – compatibili (Pannelli solari, Eolico, Fotovoltaico, Biomassa)
Azione educativa verso uno stile di vita sostenibile
Ripristino di edifici e colture abbandonati con custodia e gestione nel tempo di questi beni
Servizio sociale di reinserimento di persone in difficoltà o a rischio di esclusione
Avvio di una sperimentazione alla ricerca della sostenibilità sociale e ambientale
Oltre al prodotto delle singole attività di sostentamento della Comunità
DIAGRAMMA DI GANT

Come nasce il progetto
Le analisi sociologiche della nostra società rivelano che la famiglia mononucleare si trova sempre più spesso in condizioni di isolamento, instabilità e disorientamento. Il lavoro fine a se stesso a discapito delle relazioni umane toglie il senso del vivere. Le persone sole ed emarginate sono in crescita ed è difficile reinserirle. La distribuzione non equa delle risorse sul pianeta e le estreme ricchezze di alcuni creano estreme poverta’ di altri. Emergenze ambientali legate alla crescita della popolazione globale e al conseguente aumento dell’impatto dell’uomo sul pianeta accrescono il bisogno di un modello di società diversa da quella attuale.
Per questi motivi ecologici e sociali, e per altri motivi di equità sociale è emergente la necessita’ di mettere in discussione il nostro stile di vita. Noi siamo pronti a sperimentare un nuovo stile di vita su noi stessi che:
- tenti di trovare un modello potenzialmente estendibile a tutti gli abitanti in quanto basato sulla riduzione delle risorse utilizzate
- riesca a ridurre l’isolamento dei nuclei familiari
- faciliti l’inserimento di soggetti in difficoltà riducendo l’esclusione sociale e la povertà
Se desideri partecipare o ricevere maggiori informazioni
